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Storia degli Emirati Arabi


Secondo alcune fonti, la penisola del Qatar era già abitata intorno a 50.000 anni fa, quando le condizioni climatiche e ambientali erano completamente diverse da quelle attuali. È un fatto che in alcune zone sono stati scoperti resti di edifici che pare risalgano al 10.000 a.C. e inoltre alcuni oggetti silicei (punte di frecce e lance) molto perfezionati, che risalgono all’età della Pietra.
Altri ritrovamenti (per lo più vasellame, ma anche altri oggetti), rivelano il collegamento con la cultura di Al Ubaid (Mesopotamia, 6000-4000 a.C.).
Nel V secolo a.C., lo storico greco Erodoto e il geografo greco Tolomeo sapevano dell’esistenza del Qatar. Il primo riferisce infatti che la tribù dei Cananei, dedita al commercio e alla navigazione, era stata la prima a popolare la penisola.
Il secondo, nelle sue mappe, nomina “Qatra”, che si ritiene possa essere l’attuale Al Zubara, una cittadina del Qatar, che nei tempi antichi era considerata uno dei porti più importanti del Golfo.
Nel 325 a.C. Alessandro il Grande inviò dall’India una flotta che esplorò tutte le coste del Golfo e giunse fino alla foce dei fiumi Tigri ed Eufrate. La temporanea presenza greca nell’area rafforzò l’interesse dell’Occidente per questa zona del mondo. Tuttavia, nel 250 a.C. tutto il Golfo cadde sotto il controllo dei Parti e poi dei Sassanidi, la dinastia persiana che governò l’area fino all’avvento dell’Islam, due secoli più tardi, nel 622.
L’entusiasmo con il quale gli arabi accolsero la nuova religione islamica fece svanire il consenso per giudaismo e cristianesimo, religioni che erano già filtrate nell’area (come dimostrano alcuni reperti archeologici).
Con la diffusione dell’Islam nella penisola arabica e in tutto il Golfo anche il Qatar divenne parte del Califfato di Baghdad, sede principale della cultura e della civiltà islamica.
Nel corso dei secoli successivi la penisola qatara continuò a essere un crocevia di grandi potenze.
Nell’era Abasside (750/1258), si sviluppano in Qatar diversi insediamenti importanti e tra gli altri la cittadella di Murwab, a nord di Dukhan, che è oggi un importante centro petrolifero. I portoghesi, molto presenti nell’area, governarono anche il Qatar dal 1517 al 1538.
Gli antenati dell’attuale famiglia regnante, gli Al Thani, giunsero in Qatar nel 1750 provenienti da Najid, in Arabia Saudita, e svilupparono la pesca, la pesca delle perle, la coltivazione della palma da dattero, il commercio. Le cittadine di Al Zubarah e Al Khor, in particolare, divennero importanti e frequentati centri di commercio delle perle. Al Bida (oggi Doha) divenne la capitale del Paese e il leader della famiglia Al Thani, lo Sceicco Mohammed, rivendicò la sua posizione di emiro, costituendo di fatto l’emirato del Qatar.
Nel 1867 l’emiro firmò, come altri Paesi del Golfo, un trattato con gli inglesi per proteggere il Qatar dalle mire espansionistiche del vicino Bahrain. L’emiro morì nello stesso anno e gli successe un altro esponente della famiglia, lo sceicco Khassim. Questi, nel 1872, firmò un altro trattato di protezione con i turchi, che mantennero un contingente militare a Doha fino al 1915.
Uno dei figli dello sceicco Khassim, Abdullah, salì al potere nel 1914 e nel 1916 firmò un altro trattato con gli inglesi, in virtù del quale il Paese divenne un protettorato.
Nel 1930 il lucrativo commercio delle perle subì un duro colpo, per l’ingresso sul mercato delle perle coltivate giapponesi.
Nel 1935 una concessione petrolifera fu assegnata alla Qatar Petroleum Company, società dell’Iraq Petroleum Company, posseduta da un consorzio anglo - olandese - francese e americano. Petrolio di buona qualità fu scoperto nel 1939 a Dukhan a ovest della penisola; il suo sfruttamento fu tuttavia sospeso fra il 1942 e il 1947 a causa della seconda guerra mondiale. Le prime esportazioni di greggio risalgono al 1949.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, grazie agli introiti petroliferi, cominciarono a fiorire prosperità e progresso sociale e si verificò una forte immigrazione. Ebbe così inizio la storia moderna del Paese.
Quando nel 1968 il Governo inglese annunciò una politica di disimpegno militare dagli Stati del Golfo, il Qatar aderì prima alla proposta degli altri sceiccati dell’area (i cosiddetti “Trucial States” – gli attuali Emirati Arabi Uniti e Bahrain –) , che mirava alla costituzione di una unione di Emirati Arabi, poi, come il Bahrain, divenne uno Stato indipendente, il 3 settembre 1971.
Nel 1974 fu creata la società statale per gli idrocarburi, la QGPC (Qatar General Petroleum Corporation).

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